Titolo: Mechanic Resurrection
Regia: Dennis Gansel
Anno: 2016
Paese: Thailandia
Giudizio: 3/5
Arthur Bishop, uno dei sicari più
esperti nell'uccidere facendo sembrare le morti accidentali, ha
deciso di mettersi a riposo. Benché abbia rifiutato una richiesta di
ingaggio, viene costretto ad accettare nel momento in cui la donna di
cui si è innamorato viene sequestrata. Dovrà compiere tre omicidi
se vuole sperare di rivederla viva.
E'stato davvero un colpo leggere Gansel
come regista per un sequel di un film con Jason Statham. L'autore
tedesco è colui che ha portato sul grande schermo L'ONDA e WE ARE
THE NIGHT un film di vampiri al femminile davvero ben fatto e
violento.
Quindi fa strano vederlo dirigere un
fisic du role che recita con la mascella cercando di essere
carismatico e interpretando film d'azione tutti uguali fatti con lo
stampino.
E nonostante tutto come sequel
"Resurrrection" non aggiunge molto, inserisce Jessica Alba
a fare quello che le riesce meglio e Tommy Lee Jones a fare la
marionetta in una performance simpatica e nulla più. Certo a livello
tecnico si vede la differenza e il film a parte le esagerazioni, che
superano il primo capitolo, si avvale di scene pirotecniche e
funamboliche divertenti quanto impossibili puntando sul dinamismo,
gli scontri a fuoco e passando dai tetti di Rio de Janeiro, nel
prologo in cui il nostro si lancia su un deltaplano per sfuggire ai
nemici, passando per il carcere malesiano, i grattacieli di Sidney e
infine la roccaforte bulgara compiendo missioni diverse e sempre più
pericolose a metà tra MISSION IMPOSSIBLE e OCEAN'S ELEVEN
Un divertissement senza un minimo di
complessità, il rapporto e il confronto psicologico tra mentore e
discepolo del primo capitolo qui non esiste e il contributo
dell'amica thailandese del nostro "eroe" è abbastanza
noioso e ridondante quasi quanto gli intenti del nemico di turno per
costringere Bishop a fare i colpi.
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