Titolo: David Bowie-The last five years
Regia: Francis Whately
Anno: 2017
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 3/5
Tramite le interviste ad alcuni dei più
vicini collaboratori del musicista, “David Bowie: The Last Five
Years” si pone l’obiettivo di tracciare un ritratto inedito che
racconti il suo lato più intimo e umano, oltre ad un tipo di
coerenza presente in tutta la sua carriera ma forse non così
facilmente individuabile, viste la tante trasformazioni e i tanti
personaggi scelti da Bowie nei suoi album.
Un documentario su David Bowie merita
di essere visto per chi ha amato il poliedrico artista.
Un documentario però dovrebbe anche
essere coerente con il titolo e concentrare l'arco della narrazione
solo sugli ultimi anni della vita dell'artista e soprattutto il
diario, di chi era con lui soprattutto, dell'ultimo infinito e
importante tour dell'artista.
Una personalità multisfaccettata che
non ha bisogno di presentazioni ma una cosa mi ha lasciato basito ed
è la profonda umiltà e il suo coraggio.
Bowie ha sempre fatto quello che gli
pare ottendendo lo stesso successo.
Questo deve (dovrebbe) essere
d'insegnamento per le nuove generazioni. Non so se fosse uno dei suoi
obbiettivi, di fatto non lo pronuncia mai, ma è quanto emerge da
tanti suoi discorsi.
Il documentario dunque approfondisce la
realizzazione degli ultimi due dischi “Blackstar” e “The Next
Day” e del musical “Lazarus”. Nel racconto e nelle interviste
inedite dei suoi collaboratori, scopriamo un'intimità e un'umanità
che il Duca ha sempre in un certo qual modo nascosto o meglio non
spiattellato così ai media, facendo custodia di un importante
elemento ovvero di come sia importante la privacy e la serietà nel
proprio lavoro.
E poi ovviamente la musica, i video dei
primissimi anni e le sue performance fanno e dicono tutto il resto.
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