Titolo: Before the Flood
Regia: Fisher Stevens
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
L'attore premio oscar Leonardo
DiCaprio, attivista ecologista e messaggero di pace delle Nazioni
Unite, intervista persone che provengono da nazioni sviluppate o in
via di sviluppo per fare il punto su ciò che può rendere le
istituzioni ecocompatibili. Il documentario, prodotto anche da Martin
Scorsese, vuole dimostrare come la società può impedire la
scomparsa delle specie in via di estinzione, la distruzione degli
ecosistemi e l'eliminazione delle comunità indigene.
I documentari che trattano l'argomento dell'impatto ambientale, del riscaldamento globale, dell'inquinamento e in generale dei cambiamenti climatici sono davvero tanti e la maggior parte piuttosto esaustivi.
Ora probabilmente Before the Flood sarà
il più visto di quest'anno, vista la presenza della star.
Leo gira in diversi continenti
confrontandosi con personalità politiche, quasi tutte americane e
quasi tutti ex-presidenti, per cercare di sensibilizzare loro e più
precisamente l'opinione pubblica.
Il risultato? Nessuno, solamente
avvicinare gente di solito disinteressata a queste problematiche.
Before the Flood è interessante,
mostra più di quello che deve senza però approfondire di fatto
nulla a differenza di altri documentari, ad esempio quelli in
programma al festival di Cinemambiente, dove focalizzando un problema
si provano a trovare soluzioni oltre che dare un quadro esaustivo.
In questo caso i temi e i problemi sono
noti, il documentario soprattutto verso il finale sembra concentrarsi
su Leo e la sua storia come attivista (che lascia il tempo che
trova...) passando di pali in frasca da un'intervista a quando era
più giovane fino all'impegno all'interno delle Nazioni Unite.
E poi forse la domanda più grande è
questa: gli accordi di Parigi secondo voi verranno rispettati?
Credo proprio di no come d'altronde
hanno sempre dimostrato la maggior parte dei governi.
Quindi se siete persone interessate
all’argomento, questo documentario non vi svelerà, come dicevo,
niente che non sappiate già. L’unica differenza tra questo e
decine di altri documentari simili è la presenza come protagonista
di Leonardo Di Caprio, che non si limita quindi al solo ruolo di
produttore.
Alla fine ciò che differenzia questo
documentario è forse la sua vena pessimistica, il voler porre più
l’accento sul lato sociale, economico e politico piuttosto che su
quello etico e scientifico e la presenza di ospiti di eccezione come
l'ex-presidente degli stati uniti Barack Obama e papa Francesco. Per
il resto come già detto questo documentario non riesce a colpire con
efficacia. E' anche vero che se grazie alla star il pubblico e
l'interesse aumenta allora forse questo motivo giustifica le scelte
d'intenti.
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