Titolo: Paris Dabar
Regia: Paolo Angelini
Anno: 2003
Paese: Italia
Giudizio: 3/5
Nel 2000 un gruppo di amici organizzò
una maratona alcolica coinvolgendo i quattro bar del quartiere
Pratello, a Bologna. Per quattro ore i 44 partecipanti percorsero una
via crucis di bar in bar seguendo un regolamento austero: chi beve di
più vince, ma il premio, segreto, per alcuni potrebbe essere una
punizione.
Il film di Angelini è un'opera
amatoriale girata con gli attori del posto, interpreti stessi della
storia o meglio della sfida alcolica che si apprestano a fare. Quasi
un documentario, un road movie bar to bar che insegue tra dialoghi e
passaggi sconclusionati le gesta e gli intenti che muovono chi per un
motivo chi per un altro questo manipolo di alcolisti. Il film ha un
limite in una messa in scena troppo amatoriale e soprattutto nella
povertà di immagini che difatti diventa verso la metà del docu-film
abbastanza monotono e noioso.
Il lavoro di Angelini segue in
particolare la storia e le vicissitudini di 10 protagonisti, chi
alcolizzato, chi violento nei confronti della fidanzata, chi
depresso, cercando di inquadrare diverse sfaccettature di un
malessere che degenererà con una velocità impressionante.
Non c'è molto altro da dire sul film.
Quattro bar. Ogni tappa, un bicchiere. Ogni bicchiere, un tot di
punti. Vincerà chi, in quattro ore, riuscirà a totalizzare più
punti o, molto più realisticamente, a rimanere in piedi.
Il progetto, interamente realizzato
in digitale nel 2000 trova un produttore che lo riversa su pellicola
e ne organizza la distribuzione nel 2003 con tutti i problemi di
merchandising che un film del genere può purtroppo comportare, e
vince il premio venga pellicola miglior alla Triennale di Milano.
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