Titolo: Cell
Regia: Tod Williams
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Siamo a Boston, la vita scorre
tranquilla fino al preciso istante in cui i cellulari iniziano a
squillare e un misterioso impulso annienta la volontà di chi
risponde al telefono, trasformando le persone in creature
sanguinarie. Da Londra a Roma, da Sydney a Rio de Janeiro solo in
pochi restano misteriosamente immuni alla più grande epidemia mai
rappresentata sullo schermo.
Post-apocalisse, zombie, un virus che
si diffonde tramite il cellulare.
Beh non è Ninna Nanna di Palahniuk ma
uno dei tanti romanzi di King tradotti per il grande schermo.
Con una messa in scena che sembra
strizzare l'occhio ai b-movie, l'ennesima trasposizione di King non
riesce ad essere bilanciata e a suo agio come altri film hanno
dimostrato, pur godendo di un ritmo apparentemente buono anche se
dopo la prima parte si perde in alcune lungaggini che fanno perdere
quell'efficacia e atmosfera iniziale.
La complicità tra la coppia di attori
funziona come nel film precedente sempre tratto da un romanzo di
King, il 1408 che non ha niente a che vedere con questa pellicola.
Il film purtroppo devia proprio quando
smette di porsi delle domande, di cercare di arrivare alla radice del
problema, di cercare un contatto o una causa scatenante, per lasciare
il posto a pura azione fine a se stessa che non convince.
La scena più inquietante del film e
anche la migliore è quella in cui i due protagonisti passano con un
trattore sopra una sterminata vastità di creature sanguinarie mentre
dormono. Da un lato sembra una sorta di genocidio dal momento che
verranno bruciate e che non possono reagire, dall'altro la sensazione
sembra quella di schiacciare migliaia di insetti che seppur morti o
infettati rimangono comunque corpi umani.
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