Titolo: Les Loups
Regia: Sophie Deraspe
Anno: 2015
Paese: Canada
Festival: 33°TFF
Giudizio: 2/5
Elie dalla città arriva su un'isola
del mar Atlantico, tra i ghiacci, abitata da una comunità di
pescatori e cacciatori di foche. Animalista e molto distante dalla
rude semplicità dei locali, la ragazza a fatica comincia ad
integrarsi.
Scoop e rivelazioni sul proprio passato
senza una trama vera e propria, ma lasciando la sua protagonista a
vagare per due ore cercando di trovare se stessa.
Questi due elementi intrecciandosi con
una serie di personaggi e una comunità non molto ospitale, diventano
i sigilli dell'ultimo film della Deraspe che rischia di venire
travolto da una tormenta o finire in fondo ai ghiacci dal momento che
la lentezza e la distribuzione dilatata ne sanciscono a tutti gli
effetti i limiti, lasciando il pubblico imbarazzato, il quale
dimenticherà la pellicola dopo pochi minuti fatta forse eccezione
per la scena dell'uccisione della foca, così dannatamente reale, da
far emergere alcuni dubbi.
Come ad esempio la posizione
dell'autrice su questo abominio e su come sia schierata in merito.
I lupi sono coloro che scelgono una
vita dura che non ammette leggerezze, altrimenti si paga con la vita
e le rigide temperature non concedono scampo.
Così come non concede scampo la
brutalità con cui questi cacciatori si pongono nei confronti delle
loro prede, piccole foche indifese che sembrano dare a loro l'unica
vera ragione di vita e di controllo, nonchè i forestieri, Elie in
particolare, che sembra la pecora da spartire in mezzo al branco.
Da questo elemento e su altre scene
decisamente riuscite come la festa e il parto, senza poi parlare
delle fantastiche location. Eppure è il concentrato di colpi di
scena finali che sinceramente lasciano il pubblico basito e
sconcertato. L'autrice del Quebec deve provare a concentrarsi di più
sul soggetto e la sceneggiatura altrimenti il rischio è troppo
grande.
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