Titolo: Meadowland
Regia: Reed Morano
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
La vita di Sarah e Phil viene stravolta
dalla scomparsa del loro figlio. Mentre cercano di far chiarezza
sulle pochissime informazioni che arrivano dalle indagini, Sarah
lotta per non perdere il controllo nella scuola dove insegna mentre
Phil tenta di rimanere un bravo poliziotto per la città.
Di drammi familiari la cinematografia ne è piena.
Il film di Morano punta tutto sui
sentimenti, sui sensi di colpa e sulla sopportazione del dolore che
piano piano esplode senza riuscire a trovare un equilibrio.
Lascia lo spettatore esanime sospeso
tra la realtà e lo stato emotivo dei protagonisti che più che
vivere la vita, la subiscono.
Meadowland infatti affronta il tema
della perdita sotto un'altra analisi e punti di vista, risultando in
questo modo interessante, ma purtroppo anche noioso in diverse parti
morte del film dove a parte gli sguardi provati dei protagonisti non
sembra esserci altro.
La parte più interessante è legata
proprio al dover accettare senza sapere cosa sia successo e infatti
come e dove sia scomparso il figlio è il momento più riuscito del
film (peccato però che sia proprio all'inizio).
Poi la storia deve trovare a tutti i
costi un colpo di scena dopo aver paralizzato le attese dello
spettatore e purtroppo sceglie la strada più ovvia ma anche più
assurda che punta tutto sul finale ad effetto e di un empatia che
stona con tutto quello che il film era risucito a costruire prima.
Da segnalare soprattutto per
l'eccellente lavoro di fotografia e per alcuni ruoli secondari oltre
che il fascino travolgente di Olivia Wilde
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