Titolo: Der Samurai
Regia: Till Kleinert
Anno: 2014
Paese: Germania
Giudizio: 3/5
Un lupo si muove tra i boschi intorno a
un isolato villaggio tedesco. Il giovane agente di polizia Jacob è
sui suoi passi ma quello che scopre è inaspettato. Di fronte a sé
si ritrova un uomo nerboruto che porta una katana, un'antica spada
samurai. Quando il samurai lo esorta a seguirlo nella sua crociata
contro il paese, Jakob realizza di essere davanti a un pazzo da
fermare prima che porti a termine la sua indiscriminata distruzione.
La notte che lo aspetta risveglierà in Jakob i suoi più nascosti
demoni.
Der Samurai è un film malato,
pasticciato e confuso, ipnotico e sfuggente, diabolico e misterioso,
una fiaba nera che in poco tempo sprofonda lo spettatore nell'incubo,
nel panico e nel delirio del protagonista Jacob.
Un body horror molto splatter e in
salsa queer che mostra un personaggio davvero indimenticabile come il
Der Samurai del titolo.
E'un film che non si riesce bene a
capire se non vuole o non può spiegare, garantendo un enorme
spettacolo visivo e con alcune idee davvero interessanti e originali,
ma rimanendo in un limbo particolare da descrivere. Soprattutto nella
prima parte del film, sicuramente più riuscita a differenza della
seconda che sguaina tutti i suoi difetti esplodendo in modo anarchico
e disequilibrato senza mai centrare esattamente il bersaglio.
Tuttavia rimane anomalo quanto
affascinante. Inutili e pretenziose tutti i paragoni fatti al film
come le citazioni che parlano di echi lynchiani e altro.
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