Titolo: Wild
Regia: Jean-Marc Vallèe
Anno: 2014
Paese: Usa
Festival: TFF 31°
Festival: TFF 31°
Giudizio: 3/5
Nell'America degli anni '90 una ragazza
rimasta sola con il proprio fratello dopo la morte improvvisa della
madre (dal padre si erano allontanati anni prima per eccesso di
violenza) e la fine del proprio matrimonio, chiusa nella dipendenza
dall'eroina decide di affrontare il Pacific Crest Trail a piedi, più
di 1.600 Km in totale solitudine macinati in più di due mesi. In
questo periodo ripensa a quello che le è successo e che è
determinata a superare con un'impresa che pare superiore alle sue
forze.
Nick Hornby scrive (in modo troppo
didascalico), Vallèe (DALLAS BUYERS CLUB) dirige.
Vista così sembrava un connubio di
talenti pronti a dar vita ad un film memorabile e completamente
diverso dai precedenti road-trip.
Qualcuno ha ingiustamente fatto dei
paragoni con il sopravvalutatissimo film di Penn, INTO THE WILD in
cui il protagonista si lasciava andare alla natura selvaggia, mentre
WILD è un crocevia di momenti che passano e scuotono le certezze e
la normalità della protagonista, in una terapia interiore e in una
lotta con se stessa e con il suo passato.
Il particolare che mi ha lasciato in
parte basito del film, o che forse non ho compreso appieno, e di come
i momenti legati alle varie tagedie della vita di Cheryl, siano più
interessanti della parte in cui lei è a contatto con la natura.
Non c'è mai una vera violenza nè
esterna e nemmeno rurale.
E'tutta dentro Cheryl, nelle sue
scelte, nella sua autodevastazione, nella sua testardaggine che la
pone sempre al limite.
Lo stile di Vallèe certo aiuta solo in
alcuni momenti.
Al di là del montaggio e e dei
continui sbalzi temporali, sembra come nella scena della volpe,
chiedersi se effettivamente stia percorrendo il sentiero giusto.
La stessa cosa vale per la
Whitterspoon, convincente, ma che in più di un'occasione sembra
chiedersi al di là di "chi cazzo me lo ha fatto fare",
quanto mi sforzerò di rendere credibile la mia attraversata,
contando che dal frame iniziale sappiamo già che c'è la farà.
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