Regia: Harmony Korine
Anno: 2009
Paese: Usa/Gran Bretagna
Giudizio: 3/5
Una famiglia psicopatica con delle facce raggrinzite che ricordano Freddy Kruger vivono insieme in un luogo sconosciuto della città, rimuginano sulla loro squilibrata esistenza mentre assumono inquietanti comportamenti e commettono degli omicidi casuali.
Difficile esaminare l'ultima follia che sembra essersi impossessata del regista californiano.
Korine sembra sempre attento a esaminare la disperazione e la solitudine, anche in questa pellicola girata con pochissimi soldi e che si allarga prendendo spunto da un'idea venuta in mente al regista, poi allungata fino a diventare un film, quando poteva starci benissimo un corto ma al regista, come ammette, servivano soldi e i film a differenza dei corti, vendono.
Difficile, seguendo questa logica, capire quanto possa aver incassato Trash Humpers.
Film chiamiamolo sperimentale più che altro, perchè và contro diverse regole cinematografiche e logiche estetiche.
Ha un'azione che si ripete in un circolo vizioso, i personaggi non sembrano comunicare nulla, si percepiscono solo le grida di uno di loro che filma.
I comportamenti antisociali vengono partoriti nella loro folle malattia, e non sembrano esserci altri esseri umani a parte loro, tranne due tipi completamente pazzi, con un preservativo in testa che li tiene attaccati, un clochard e un bambino grasso e borderline.
Sembra il classico esempio di cinema-fastidio ovvero quelle pellicole raffazzonate e create solo per fare discutere.
Senza dubbio è di una malattia rara, mantenendo sempre quell'aura di non-sense, con cui i personaggi si muovono e cercando di dare un senso alle loro patetiche vite.
Trash Humpers è un lungometraggio nel quale alla fine i protagonisti sono affetti da una sorta di nichilismo esistenziale, regna in loro la totale assenza di ambizioni, votati alla degenerazione e allo sfacelo totale.
Il tutto ci viene mostrato con una freddezza amorale, in quello che a tutti gli effetti è un film volutamente sporco, grezzo e che non insegue nessuna regola, ma anzi sfugge da tutte come l'isolamento dei personaggi.
L'estetica del brutto portato agli eccessi, per un film che se si ha il coraggio di vedere fino alla fine, sarà sicuramente indimenticabile.
L'estetica del brutto portato agli eccessi, per un film che se si ha il coraggio di vedere fino alla fine, sarà sicuramente indimenticabile.
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