mercoledì 2 luglio 2014

Ritmo di Gezi

Titolo: Ritmo di Gezi
Regia: Michelangelo Severgnini
Anno: 2014
Paese: Turchia
Giudizio: 3/5

Quando le prime centinaia di cittadini di Istanbul sul finire del maggio 2013 si recano al parco di Gezi per impedire fisicamente che le ruspe sradichino gli alberi, una band turca di samba fa il suo ingresso nel parco diffondendo ritmo e ribellione tra le persone accorse per sostenere la protesta. Dopo il brutale sgombero del parco ad opera della polizia turca la band Sambistambul continua ad essere presente sulle barricate fino alla successiva riconquista del parco, animando con musica e pensieri quella spinta collettiva alla giustizia sociale il cui coraggio ha colpito l'attenzione di tutto il mondo.

Severgnini presenta il suo interessante e attuale documentario in tour per l'Italia cercando di fare tappa nelle capitali più funzionali per quella che sembra essere un'opera documentaristica di tutto rispetto e con una presa di posizione e un'esposizione che si spera non crei problemi al regista italiano che abita in Turchia.
Pur non presente sul territorio in alcuni passaggi caldi e fondamentali della storia, il regista ci tiene in particolar modo a raccontare la storia della band turca, presente sulle barricate per la riconquista del parco di Istanbul, lasciando il testimone al suo leader che in una lunga intervista spiega e articola la sua scelta e la sua intenzione politica pacifica che si presta e si sviluppa con la musica.
GEZI’NIN RITMI (Il ritmo di Gezi), fa parte di quella lunga marcia per cercare di ridare attualità e argomentare alcune difficili situazione che ora più che mai, il documentario, cerca di sondare e approfondire, ponendosi come uno dei sistemi di comunicazione di massa più importanti e necessari del post-modernismo.





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