Regia: Farida Pacha
Anno: 2013
Paese: India
Festival: Cinemambiente
Giudizio: 4/5
Anno: 2013
Paese: India
Festival: Cinemambiente
Giudizio: 4/5
Per otto infiniti mesi all'anno, Sanabhai e la sua famiglia lavorano nel deserto di Little Raan nell'estrazione del sale dalle aride terre. Facendo parte degli addetti a una lavorazione tradizionale del sale che si tramanda di generazione in generazione, Sanabhai svolge un lavoro impegnativo, ricercando i delicati cristalli di sale per una raccolta che diventa sempre più faticosa.
"Il prossimo anno vogliamo essere pagati di più" è con questa frase che si chiude il documentario dell'ultimo festival del Cinemambiente di Torino, quest'anno sempre rigoroso nella scelta dei documentari che trattano temi ambientali.
"Il prossimo anno vogliamo essere pagati di più" è con questa frase che si chiude il documentario dell'ultimo festival del Cinemambiente di Torino, quest'anno sempre rigoroso nella scelta dei documentari che trattano temi ambientali.
Vincitore della menzione speciale Iren, questo documentario puro e girato meravigliosamente, ci porta in un tempo e in uno spazio altro (chi non è mai stato in India e nel deserto farebbe difficoltà a comprendere i silenzi e i tempi morti perfettamente espressi dagli sguardi dei famigliari) e in più permettendogli di immedesimarsi, soffrire ed essere fiero insieme ai personaggi, imparando da loro come estrarre il sale più bianco della Terra e la cura maniacale con cui questa operazione và condotta.
My name is salt infine ci porta nel deserto salino della regione indiana di Gujarat, che insegna come portare avanti, con orgoglio e tenacia, il proprio lavoro in condizioni climatiche proibitive e senza l'aiuto di tecnologie di sorta.
My name is salt infine ci porta nel deserto salino della regione indiana di Gujarat, che insegna come portare avanti, con orgoglio e tenacia, il proprio lavoro in condizioni climatiche proibitive e senza l'aiuto di tecnologie di sorta.
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