Titolo: Mimic
Regia: Guillermo Del Toro
Anno: 1997
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Una vecchia leggenda metropolitana narrava di un alligatore albino nella fogna e negli anfratti della subway newyorchese. Esattamente quello che succede, questa volta sul serio, nella metropolitana che si popola di insettoni giganteschi, creati da un esperimento genetico. La responsabile è una scienziata che, con una ""pattuglia eroica"" variamente assortita deve lottare con i famelici scarafaggi, il cui potere principale è quello del mimetismo
Se con mimetismo si intende la capacità di ingannare un predatore, imitando altri esseri viventi che possano incutere timore per la loro pericolosità, l'horror di Guillermo Del Toro, allora con i suoi pochi mezzi e un cast eterogeneo fa quello che può.
Interessante sia nella sua struttura, solo nella metà perde ritmo e azione, e anche nella sua variabile nonchè ipotetica spiegazione scientifica. Trattandosi di insetti geneticamente modificati, quello che il regista fa e creare delle analogie tra insetto e umano davvero prelibate come nella scena in cui la protagonista nella metro entra in contatto con una di loro sotto mentite spoglie.
La componente urbana composta per lo più di fogne e la location principale inquadrando bene lo spazio in cui il regista si muove senza mai richiamare all'ordine troppa gente ma invece concentrandosi sempre su pochi personaggi.
Un b-movie che è tanto servito al regista prima di muoversi su altri orizzonti per poter sperimenatre e specializzarsi meglio sui mostri.
Del Toro mentre lavorava sugli insetti era così preso che la Sorvino gli chiese per chi facesse il tifo se per gli insetti o gli umani. Il messicano sorride
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