Titolo: Juan of the dead
Regia: Alejandro Brugués
Anno: 2011
Paese: Cuba
Giudizio: 3/5
Juan e i suoi compagni di merende, debosciati cubani che vivono alla giornata, campando chi di sogni chi di lavoretti saltuari, si ritrovano a festeggiare l'anniversario della rivoluzione socialista nel mezzo di un'epidemia di morti viventi. Ma Juan non si perde d'animo, e facendo di necessità virtù, si improvvisa insieme agli amici sicario di "sovversivi".
Primo Zombie movie di stampo socialista.
La black-comedy di Brugues è davvero ammirevole per la sua carica eversiva, parodistica, tragicomica, etc.
Quando il ragazzo dice che se gli chiederanno da dove viene, risponderà che viene da Cuba e se gli domanderanno cos’è Cuba risponderà che è un’isola socialista dei Caraibi. E ancora se chiederanno cos’è il socialismo? risponderà che è un sistema instaurato da Fidel Castro 50 anni fa. Chi è Fidel?dirò che spero che viva per sempre. I dialoghi spesso sono anche spassosi semplicemente perché spalmati in un territorio dove il cinema non è così prolifico soprattutto l’horror.
Ci sono numerosissime gag e trovate originali in un filone innovativo degli zombie-movie.
E’come se venissero frullati ancor una volta numerosi elementi presi in “prestito”dai padri fondatori del genere ma anche, e qui la furbizia di Brugues, verso tanti film di serie b e z sullo stesso genere.
Un esempio è dato dalla scena in cui i rifugiati scappano in mare per fuggire dagli zombie ma vengono attaccati perché gli zombie camminano sott’acqua.
Così come la polemica-frecciatina sul trattamento ai dissidenti anti-imperialisti che manifestano e anziché la polizia vengono decimati dagli zombie.
Il business poi di uccidere gli zombie facendo sconti per anziani e bambini è comica soprattutto quando probabilmente, ma questo noi possiamo solo intuirlo, chiamano per uccidere niente poco di meno che lo stesso Castro. Per alcuni versi sembra quasi la parodia di Ghostbuster
Titoli di coda da urlo e un finale da favola.
Era da tempo che aspettavo questa pellicola ed era da tempo che volevo capire come cazzo potessero comportarsi i cubani con l’horror e con gli zombie.
nei paesi socialisti non si possono fare altro che capolavori
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