Titolo: Death Race 3-Inferno
Regia: Roel Reinè
Anno: 2012
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Il condannato Carl Lucas, aka Frankenstein, è un autista superstar nel brutale derby da demolizione nel cortile della prigione conosciuto come Death Race. Gli manca solo una vittoria per conquistare la libertà per sé e per i suoi uomini, quando viene trascinato in una nuova competizione, più feroce di tutte quelle che ha sperimentato fino ad ora. Messo contro i suoi avversari più spietati, Lucas combatte per mantenere se stesso e la sua squadra viva in una gara nell'infernale deserto del Kalahari in Sud Africa.
Eccoci arrivati al terzo capitolo. Dopo che Stathman ci ha abbandonati dopo il primo capitolo per lasciare spazio a Gross, cambia solo il timoniere del film ma il taglio exploitation rimane. Uscito direct-to-video, non cambia molto rispetto al secondo proseguendo la medesima storia ma aumentandone decisamente il taglio action e l’adrenalina sportiva.
Reinè punta molto sui muscoli e la presenza di Gross+un sacco di gnocche prorompenti che non ci faranno mancare un brutale combattimento modi rissa reale cat fighter+delle macchine decisamente tamarre e quindi funzionali allo scopo+un ritmo sempre molto acceso e un’adrenalina instancabile dal primo all’ultimo minuto.
Ancora una volta l’exploitation televisivo mostra come si possa concedersi delle libertà che spesso le grandi produzioni non permettono.
La Death Race è lo spettacolo televisivo più figo del mondo come insegna il cultone da cui tutto si è sempre ispirato ovvero ANNO 2000:LA CORSA DELLA MORTE. La battaglia in questo film è pesantissima anche ai piani alti come mostrano i giochi di potere delle lobby spietate a danno dei prigionieri condannati a un microcosmo composto solo di violenza.
Tanit Phoenix è così figa che basta solo lei che spara col lanciafiamme e tutto il resto e poca cosa. Reinè comunque riporta il capitolo precedente ma aggiungendo alcune importanti modifiche in più che ovviamente non starò a dire.
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