giovedì 17 gennaio 2013

Megamind


Titolo: Megamind
Regia: Tom McGrath
Anno: 2010
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Entrambi sparati via da un pianeta prossimo all'autodistruzione quando ancora erano bambini e atterrati sulla Terra in contesti diversi, Metro Man e Megamind sono l'uno lo specchio dell'altro. Il primo bello, atletico e pieno di tutte le virtù è l'idolo delle folle già da piccolo, il secondo, cresciuto in un penitenziario, di attitudine curiosa ma molto più imbranato, non può che dedicarsi al male per poter riuscire in qualcosa, per essere qualcuno. Nascono così il supereroe e il supercattivo di Metro City. Uno mette in pericolo la città, l'altro salva le persone. Almeno fino a che inaspettatamente Megamind non riesce nell'impresa che per antonomasia è negata ai cattivi da fumetto: uccidere Metro Man. A quel punto il supercattivo, libero di spadroneggiare come ha sempre sognato di fare, si rende conto di quanto gli manchi il suo opposto per essere completo e cerca di trovare qualcuno che lo rimpiazzi.

Ancora più che con i super eroi, …insegna che tutti hanno bisogno di una sorta di nemesi e senza di essi si è persi, non si ha più uno scopo nella vita. Megamind almeno da questo punto di vista risulta essere molto innovativo, spiritoso, anti-convenzionale, originale e ben girato. La Dreamworks come anche la Disney, anche se un po’ prima con i tempi, ha saputo reinventarsi anti eroi e mostri buoni, ribaltando la classica struttura archetipica che ha dettato legge per decine di anni nei lunghi d’animazione.
Ci sono poi alcune caratteristiche che giocano a favore del film di McGrath ovvero quella di avere come produttori esecutivi che sicuramente ci hanno messo quel qualcosa di loro anche nei suggerimenti circa il plot nomi come Ben Stiller, Guillermo Del Toro e Justin Theroux. La seconda è quella di riuscire a far diventare i momenti migliori del film proprio i dialoghi e i monologhi di Megamind che cerca di trovare sempre una soluzione alla sua positiva diavoleria e alla sua crisi d’identità malvagio esistenziale.
Elvis, Marlon Brando, Superman, tutto viene ovviamente omaggiato e scardinato. Un risultato che dimostra una voglia di scommettere su stesure non del tutto canoniche sapendo sposare l’intrattenimento con dei bei messaggi e nessuna vena patetica come invece spesso accade.

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