Titolo: Isola dei sopravvissuti
Regia: Stewart Raffill
Anno: 2005
Paese: Gran Bretagna/Usa/Lussemburgo
Giudizio: 1/5
Due coppie di ricconi s’imbarcano su un piccolo yacht per
una crociera nei caraibi. Con loro tra l’equipaggio c’è Manuel, un giovane ragazzo
bello e aitante che appena prima di imbarcarsi ha un’accesa discussione con una
donna. Sarà proprio una sua distrazione a causare un incidente che porta la
nave al naufragio. Dopo il disastro la bellissima Jennifer e Manuel si
ritroveranno dispersi su un’isola deserta e dopo un’iniziale astio i due
impareranno a convivere. Presto troveranno vivo il marito di Jennifer, il
gelosissimo Jack e la convivenza sull’isola si farà difficile…
Prevedibilità, noia e scontatezza è questo il triangolo
di cose che come per i protagonisti porta ad un inevitabile destino tragico.
Assurdo e con alcune aggiunte davvero senza senso, il film di Raffill è una
delle cose più brutte viste negli ultimi tempi.
La gelosia, il possesso, la paura, la lotta per una
donna, sono tematiche che potevano svilupparsi molto meglio anche se sono state
abusate molto.
Se si pensa che poi il cattivo di turno è il solito Billy
Zane che ripete il suo ruolo di antagonista allora l’unica cosa interessante da
vedere è il corpo di Kelly Brook e qualche esterna sull’isola.
Ad un tratto per portare ad alti livelli il tasso di
minchiate della pellicola c’è niente di meno che un rito vodoo. Cazzate a gogò.
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