Titolo: Rec 3-Genesis
Regia: Paco Plaza
Anno: 2011
Paese: Spagna
Giudizio: 2/5
Koldo e Clara stanno per celebrare il giorno più
importante della loro vita: il matrimonio. Tutto sembra scorrere per il meglio.
Il luogo della cerimonia è magnifico e amici e parenti si stanno divertendo.
Una giornata meravigliosa. D'un tratto qualcuno degli ospiti comincia a
mostrare...
Il primo REC era puro godimento per i cinefili. Il
secondo nettamente inferiore, mentre il terzo è una mediazione tra il primo e
secondo.
Innanzitutto la trama è tra le più semplici e lineari mai
viste (al contempo costellata di difetti e nei dettagli non spiegati che lascia
alquanto basiti), strutturando un film veloce che dura neanche ottanta minuti e
si scatena dopo i primi venti.
L’idea del matrimonio come momento di massima gioia
contrapposto all’orrore e al gore è un pretesto ce riesce ad aumentare la
suspance non di poco (anche se lo spettatore sa già dove vuole in parte giocare
il peso della drammaticità).
Senza Balaguero che gira BED TIME, Plaza spezza un altro
luogo comune con lo stile di ripresa amatoriale che era diventato il punto di
riferimento per tutto un certo cinema e anche per i primi due capitoli della
saga. Lo stile documentaristico, amato o odiato (sono tra i secondi) rischiava
di diventare un luogo comune su cui molte pelicole cercavano di dare luce a
fatti realmente accaduti quando invece era solo un mero pretetsto commerciale
(BLAIR WITCH PROJECT insegna).
Alla fine di tutto spiace un po’ vedere una sorta di
disimpegno nella costruzione della storia, ma dall’altra riesce nella metafora
dell’amore che unisce finchè morte non vi separa…
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