Titolo:
Cop Land
Regia: James Mangold
Anno: 1997
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Nella tranquilla
cittadina di Garrison, abitata per la maggior parte da poliziotti, lo sceriffo
Freddy Halfin, riesaminando un vecchio caso scopre che un poliziotto dato per
morto in realtà non lo é..
In Cop Land Stallone è grasso, apparentemente stupito,
tardo e sordo da un orecchio. Bastano già solo tutte queste componenti a
mettere in difficoltà la recitazione di un super-colosso dei muscoli e dunque
vedere che piega prenderà il suo personaggio, peraltro il protagonista della
vicenda.
In realtà il risultato è meno deludente del previsto.
Mangold è abituato ad avere un cast stellare e riesce a
gestire gli attori con molta scioltezza dimostrando una certa versatilità
soprattutto quando ci sono di mezzo colossi non ancora sputtanati come De Niro
e Keitel e soprattutto contando che è al suo secondo film.
Il punto di forza di questa pellicola è la costruzione
della storia nella sua interezza.
Un film con una trama lineare che si sposa bene sulla
scelta dei personaggi e approfondisce i dialoghi, la caratterizzazione e la
psicologia. E già questo è il segnale che da un certo tono alla pellicola senza
lesinare sull’azione e senza farne diventare un’icona senza senso. Sembra quasi
di assistere ad un western urbano fatto di intrighi e misteri, di detti e non
detti. Per alcuni aspetti MYSTIC RIVER lo ricorda e non poco.
Nessun commento:
Posta un commento