mercoledì 29 febbraio 2012

Running Man-L’implacabile


Titolo: Running Man-L’implacabile
Regia: Paul Michael Glaser
Anno: 1987
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Nel 2019 a Los Angeles folle di spettatori televisivi vanno in delirio per una trasmissione, "The running-man", basata su di una gara mortale, che ha per posta la vita del concorrente o dei suoi avversari, senza esclusione di colpi. Un galeotto innocente, Ben Richards, sfuggito con due amici al campo di lavoro, viene riacciuffato e costretto a partecipare al gioco, correndo disperatamente entro un determinato territorio, contro quattro terribili campioni, pronti ad eliminarlo nella maniera più feroce, usando ogni tipo di armi

A GAME NOBODY SURVIVES. THIS YEAR MIGHT BE THE EXCEPTION
Ispirato all’omonimo romanzo di Stephen King (che si firmò Richard Bachman), il film è senza dubbio il miglior lavoro di tutta la filmografia di Glaser. Sicuramente ci troviamo di fronte ad uno dei più bei film in cui la fantascienza sposa l’azione per regalare qualcosa che della sua contaminazione trae la sua forza.
Dai temi orwelliani alle ambientazioni fantascientifiche e gli scontri tra gladiatori tutto questo per una storia di corruzione che riesce a regalare  davvero tanto per l’anno d’uscita soprattutto quando poi il risultato non è solo funzionale alle aspettative ma anche realistico e drammatico.
Swarzy ruba il posto, per fortuna, a Reeves riuscendo a dare ancora una volta una convincente prova fisica ma riuscendo anche a strappare qualche risata. Il resto della spettacolare galleria di personaggi crea una sorta di cult in cui molti di loro rimarranno per sempre impressi nella mente.
Quello che Glaser non dimentica sono i particolari, il ritmo serrato, la violenza che in alcune scene diventa quasi splatter e delle musiche adattissime che creano quell’atmosfera che insieme ad una sceneggiatura coi fiocchi e una buona regia portano a casa un risultato spettacolare.
E’ così la lotta per la sopravvivenza, l’uomo vittima del sistema, e poi infine la spettacolarizzazione della violenza, in questo caso far scegliere al pubblico il carnefice che dovrà uccidere i presunti criminali, la dice lunga su un sistema che non sa più a cosa aggrapparsi per avere audience nei suoi spettacoli sempre più deprimenti.

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