venerdì 3 febbraio 2012

Hostel 3


Titolo: Hostel 3
Regia: Scott Spiegel
Anno: 2011
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

A Las Vegas una festa di addio al celibato si trasforma in un'esperienza da incubo per un gruppo di ragazzi desiderosi solo di festa, alcol e donne.
Il gruppo di amici viene rapito e usato come "carne da macello" in sadici giochi di tortura, sofferenza e morte organizzati da un'oscura e potente organizzazione per facoltosi in cerca di emozioni forti e adrenalina.

Cosa c’è di nuovo nell’ultimo capitolo del film lanciato da Eli Roth nel 2005 diventando “padre” del torture-porn? Ma, difficile dirlo, la location si sposta a Las Vegas, il pubblico assiste alle esecuzioni dietro una vetrata come per la pena di morte e il plot è debole così come il colpo di scena finale che manda a rotoli tutto il film e le scene splatter che cercano di evolversi rispetto ai capitoli precedenti senza riuscire a creare lo stesso effetto nello spettatore. Sarà perché oramai il pubblico è saturo di scene di violenza? Forse se non si ha altro da dire e si punta solo su effettacci e una recitazione pietosa non a caso destinato al direct-to-video. E’ così strappare una faccia e dare una ragazza in pasto agli scarafaggi sono elementi che non bastano a salvare la pellicola di Spiegel (INTRUDER, DAL TRAMONTO ALL’ALBA due, nonché sceneggiatore di LA CASA 2 e amico di Tarantino e Raimi) troppo superficiale e troppo commerciale nella sua struttura che a differenza del precedente capitolo che sviluppava meglio l’hobby dei ricchi signori di vedere morire le vittime designate a proprio piacimento.

Nessun commento:

Posta un commento