Titolo: Dick Tracy
Regia: Warren Beatty
Anno: 1990
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Giudizio: 4/5
Il detective Dick Tracy scende in guerra contro il supercriminale Big Boy e la sua banda, ma succede qualcosa d'imprevisto: s'intromette un misterioso furfante senza volto, deciso a eliminarli entrambi per impadronirsi della città.
Dick Tracy è finora la più bella trasposizione che ci sia stata da un comics, in questo caso di Chester Gould e scritto da Jim Cash e Jack Epps.
Le ragioni sono molteplici partendo innanzitutto dal lavoro magistrale condotto dal direttore della fotografia Vittorio Storaro che ha volutamente riprodotto con i mezzi disponibili un'ambientazione da cartone animato con dei colori sgargianti che risaltano molto anche la caratterizzazione dei personaggi.
La storia è perfetta senza sbilanciamenti o pause morte ma tenendo sempre alto il ritmo grazie a dei dialoghi veloci e precisi e una libertà narrativa scorrevole.
La scenografia strizza l'occhio al noire di cui il soggetto è debitore anche se le differenze tra i generi apportano delle differenze sostanziali(nel noire infatti non esiste la presenza di bambini così come di scene melense e quant'altroe lafotografia è più tendente al grigio) ma il film appunto rifacendosi ad un comics riesce a mescolare bene le carte senza risultare pacchiano ma anzi suggestivo e innovativo.
L'interpretazione è lasciata nelle mani di un cast di tutto rispetto in cui ognuno rispecchia l'archetipo in questione. Vanno almeno citati Al Pacino(Big Boy Caprice) e Dustin Hoffman(Borbotto) che offrono due caratterizzazioni superlative così come anche lo stesso Warren Beatty, Glenn Headly(Tess), il piccolo Charlie Korsmo ed Henry Silva.
La galleria dei personaggi è davvero spettacolare e andrebbero citati tutti compresi Faccetta,Labbra Mellins e compagnia varia.
La scenografia adotta il blue-screen e infatti sulle scene in esterno si nota un po la differenza anche se funzionale con la scelta registica.
Un film potente che in parte analizza il contesto criminale e le indagini poliziesche con il classico outsider Tracy che ha il suo modo tutto particolare di arrivare alla sorgente.
Un'atmosfera incredibile e suggestiva coadiuvata da maschere e
make-up paurosi e inquietanti ma quasi mai così enfatizzati e funzionali ad opera di John Caglione Jr. e Doug Drexler .
Un film d'autore spettacolare per l'anno in cui è uscito e ancora oggi catartico per le scene di violenza anche se mai esagerate ma adatte ad un pubblico di ogni età.
Nell’anno d’uscita, il film fu candidato a 7 Premi Oscar , ottenendone 3 per Miglior Canzone, Miglior Scenografia e Miglior Trucco e confermando un lavoro di squadra preciso che consolida un film autoriale a tutti gli effetti.
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