Titolo: Saw 4
Regia: Darren Lynn Bousmann
Anno: 2007
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Giudizio: 2/5
Jigsaw (l'Enigmista) e la sua apprendista Amanda sono morti, mentre Jeff Reinhart è ancora intrappolato nel labirinto alla ricerca di sua figlia e di una via di fuga. Nel frattempo due profiler dell'FBI, Agent Strahm and Agent Perez, arrivano a dare soccorso alle autorità che si occupano del "fascicolo Enigmista" affiancando il veterano detective Hoffman nelle indagini sul pericoloso serial killer
E’ inutile soffermarsi troppo su una delle saghe contemporanee horror più lunghe che al suo quarto capitolo dovrebbe autodecretare la sua totale assenza di idee senza possibilità di far resuscitare Jinsaw o entrare nella mente d’Amanda (per fortuna morta) per commettere gli omicidi di Jinsaw.
Se da un lato Saw con il suo primo capitolo aveva regalato una strana e disturbante analisi della tortura come contrappasso degli errori commessi in vita (vedi SEVEN) la cosa appariva ai cinefili come già visto ma interessante perché trasposto completamente in canoni horror-splatter contemporanei, le fenomenali e ingegnosissime scene di tortura davano la conferma di aver trovato una piccola riserva d’oro da cui saccheggiare il più possibile.
Nei capitoli successivi l’elemento dell’enigma è invece stato ribaltato regalando solo, specialmente negli ultimi due capitoli, fiumi di sangue e di grida lancinanti.
Giunto spero all’episodio finale, ma così non è, Saw ormai non sa più dove aggrapparsi rifacendosi a inutili tentativi di flash-back mostrando l’agonia e l’ingegno di Jinsaw così come scialbi agenti che già nel precedente capitolo cercavano di dare senso a delle indagini assolutamente inverosimili e scardinate anch’esse da una sceneggiatura povera e misera.
Bousmann è il regista degli ultimi tre capitoli che stà finendo di girare REPO!THE GENETIC OPERA un musical-horror apocalittico che spero non lasci la stessa impronta di questa sopravvalutata serie.
Sprecato questo tentativo, bisognerebbe canalizzare la saga su altre strade più interessanti e meno banalotte.
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