Titolo: Rabbid-Proof Fence
Regia: Phillip Noyce
Anno: 2002
Paese: Australia
Giudizio: 3/5
Giudizio: 3/5
Tre ragazzine aborigene, sottratte con la forza alla loro famiglia per essere rieducate come domestiche al servizio dei bianchi, fuggono e si imbarcano in un viaggio lungo 1.500 miglia che le riporterà a casa nonostante gli svariati ostacoli...
Tratto dal libro "Barriera per conigli"di Doris Pilkington Garimara , la generazione rubata, traduzione italiana, affronta una tematica abbastanza anomala e sconosciuta degli anni '30 in Australia come la "schiavitù" degli aborigeni da parte dei coloni bianchi vista anche come pretesto per una lenta campagna di sterminio. Molti elementi rappresentano quindi una metafora su ciò che realmente è successo ed è stato reso possibile dal governo australiano e Noyce sfrutta molto bene il pretesto per sviluppare una critica efferata.
Contando che gli ultimi episodi sembrano risalire alla fine degli anni '70, emerge quindi il bisogno di denunciare da una parte mentre dall'altro la paura che nuovamente possano verificarsi episodi analoghi.
Noyce arriva probabilmente alla sua opera migliore nella sua lunga filmografia avvalendosi di attori del calibro di Kenneth Brannagh.
Non così stranamente il film sembra essere stato distribuito dalla Disney in cui per coppia di cose si arriva ad una delle scelte che meno ho apprezzato ovvero la soundtrack di Peter Gabriel.
Per il resto il film è coraggioso, ha dalla sua un mestierante e una potente fotografia che rispecchia i fantastici panorami australiani e giovani e convincenti attrici che cercano di rispecchiare al meglio i dubbi ma anche la potenza di voler vivere e di non aver paura di osare.
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