Titolo: Backwoods-Prigionieri nel bosco
Regia: Koldo Serra
Anno: 2005
Paese: Regno Unito/Francia/Spagna
Giudizio: 3/5
Giudizio: 3/5
Una normale e tranquilla coppia inglese decide di passare la vacanza nella casa di alcuni amici in un villaggio basco. Ma il tutto sarà rovinato, quando i due scoprono, nascosta in una capanna nei boschi, una ragazza con le mani deformi.
Questo film all’inizio potrebbe sembrare scontato contando che l’incidente scatenante arriva un po’ troppo in ritardo e non è chiaro capire come si muoveranno gli eventi. Dopo che arrivano nella casa in cui sono ospiti di Paul, i quattro personaggi dovranno fare i conti con un ambiente ostile che non conoscono. Evidenti sono i richiami ad altri film del filone drammatico che sfocia in tragedia, da UN TRANQUILLO WEEKEND DI PAURA a CANE DI PAGLIA etc.
Anche qui il regista Koldo Serra alla sua opera prima si interroga sul concetto di normalità, il modo in cui per proteggere i cari un uomo arriva a sacrificarsi oppure perdere il controllo e tirare fuori il suo lato oscuro.
Il cast seppur variegato vanta ottime interpretazioni: si parte dal grandissimo Gary Oldman per arrivare a Paddy Considine(Hot Fuzz) e Lluis Homar(La Mala Education), inoltre nel film appare quella che credo sia la sosia non-ufficiale di Natalie Portman.
Un buon prodotto con una produzione spagnola-inglese e francese. Un film a basso budget che dimostra ancora una volta le ottime potenzialità della produzione indie in cui la somma più ingente credo sia rappresentata dagli attori in un film basato molto sui dialoghi, i quali rappresentano il fulcro oltre che la realisticità stessa della pellicola.
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