Titolo: New Year, new you-Into the dark
Regia: Sophia Takal
Anno: 2018
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodio: 4
Giudizio: 2/5
Nell’era della mania della “cura di
sé”, un gruppo di amici millennials si riunisce per la riunione
notturna delle ragazze a Capodanno per ricollegarsi e reminiscenza.
Ma mentre iniziano a ripassare vecchi ricordi e rivisitare un vecchio
gioco “Never, Have I Ever”, riemergono lagnanze e segreti che
stanno nascondendo in modo nefasto e sorprendente.
Al di là di qualche twist finale, il
quarto episodio della saga Into the dark, di nuovo si abbassa di
livello, contando che l'episodio in questione, in 80 minuti, fatica
decisamente a decollare.
Quando lo fa, oltre il secondo atto, la
situazione è abbastanza chiara e palese.
Il tema della vendetta reciproca non è
originale, sfruttare le app e i social per i millenials invece sì,
elemento che Takal non sempre però riesce a seguire in maniera
astuta, attingendo così da problemi reali alcuni buoni colpi di
scena.
La carneficina arriva solo nell'ultimo
atto, spostando la dicotomia vittima/carnefice, e lasciando così lo
spettatore, che non empatizza con nessuno dei quattro personaggi, ad
assistere a questo tira e molla purtroppo già visto.
C'è da dire che anche il cast non
aiuta molto a parte la high-school friend Danielle che pur di avere
like e conferme chiede alle amiche di rivelare ai suoi follower i
loro segreti nascosti in modo da ottenere in questo modo ancora più
visualizzazioni e popolarità.
A mio avviso se la scrittura si fosse
concentrata maggiormente su questi tumori sociali che rischiano di
creare importante ferite nei rapporti sociali e sulla percezione
dell'identità, avrebbe giovato.
In più il fatto che sia tutto in
un'unica location senza azione se non nel finale diventa davvero
lento e noioso.