Titolo: Madame Tutli Putli
Regia: Chris Lavis e Maciek
Szczerbowski
Anno: 2007
Paese: Canada
Giudizio: 5/5
I passeggeri del treno (e la stessa
madame Tutli-Pluti) sono anime ancora non consapevoli del loro
trapasso. Continuano così a fare quello che facevano da vivi: gli
appassionati di scacchi alle prese con una assurda partita, il
tennista che si comporta volgarmente, il vecchio sempre addormentato.
La consapevolezza (almeno per la madame) arriva quando le vengono
rubati i bagagli (i ricordi della vita passata) e solo allora può
avvenire il trapasso a miglior vita (la farfalla, simbolo di
trasformazione e anche di rinascita).
Gli sceneggiatori di LOST avrebbero
dovuto conoscere a memoria lo svolgimento di questo incredibile corto
candidato agli Oscar. Un lavoro d'animazione in stop motion
incredibilmente colto e in gradi di creare sentieri diversi e portare
il pubblico a domandarsi se ciò che ha davvero visto sia l'intento
degli autori. Un'opera singolare, non ci sono altri termini per
definire ciò che vidi anni fa ma che per qualche strano motivo mi
rimaneva così in mente.
A livello tecnico gli sforzi sono
evidenti fin da subito. La vera forza del cortometraggio sta in una
particolare innovazione apportata dove gli occhi dei personaggi sono
infatti quelli di attori reali, girati dal vero e compositati in
seguito sul volto dei pupazzi animati a passo uno.
Madame Tutli Putli ha impiegato più di
cinque anni di lavoro, ma il risultato è impressionante anche nel
suo chiamare forse involontariamente alla memoria tanti registi e
tante idee di cinema già viste ma che qui attraverso un climax di
forme e linguaggi trova una naturale e originale messa in scena.