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sabato 10 settembre 2016

Seasoning House

Titolo: Seasoning House
Regia: Paul Hyett
Anno: 2012
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 3/5

In un bordello dei Balcani, le ragazze rapite dai soldati nelle zone di guerre sono costrette a prostituirsi indifferentemente con soldati e civili. La giovane sordomuta Angel è costretta a prendersi cura dei clienti che sotto effetto di droghe si intrattengono con lei ma, all'insaputa dei suoi aguzzini, pianifica la sua fuga muovendosi tra le pareti e le intercapedini della casa. Quando i responsabili del massacro della sua famiglia si presentano al bordello per soddisfare i loro contorti appetiti, per Angel arriva il momento di passare ai fatti e mettere in atto la sua brutale e ingegnosa vendetta.

Hyett è un mestierante che ha solcato molti set inglesi importanti negli ultimi anni lavorando praticamente con quasi tutti i registi della nuova generazione del cinema di genere.
Questo suo esordio è un revenge-movie dove alla base si trova l'elemento migliore del film che purtroppo poi degenera facendo perdere parte dell'atmosfera e finendo per essere come tanti simili.
L'idea della guerra come teatro feroce di una consumazione di corpi come appunto la Seasoning House è forse lo spunto migliore.
Un universo di violenza sulle donne senza pari mentre la guerra nei Balcani fa da sfondo a tutto questo orrore in cui domina lo sporco e la perversione e in cui il regista è molto attento e preparato nel disegnare questo squallore.
Grazie ad un buon cast, le vittime tra i soldati nonchè la protagonista, funzionano e per tutta la durata anche nelle scene di vendetta più efferate, non c'è autocompiacimento, basti pensare che nemmeno le donne drogate che aspettano la loro sorte vengono mai mostrate nude.