Titolo: Old man and the gun
Regia: David Lowery
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Forrest Tucker è un rapinatore di
banche che si potrebbe definire seriale. A 77 anni e dopo 16
evasioni, anche da carceri come San Quintino, non ha smesso, insieme
a due soci, di organizzare dei colpi decisamente originali.
Utilizzando il suo fascino e con tutta calma, senza mai utilizzare
un'armi, continua a visitare banche e ad uscirne con borse piene di
dollari. C'è però un poliziotto che ha deciso di occuparsi di lui.
Quasi nessuno ricorda Ain't
them bodies saint. Un film
purtroppo passato in sordina che mostrava già in maniera
ineccepibile il talento di questo giovanissimo regista. Sembrava
quasi di leggere tra le pagine di McCarthy un manipolo di personaggi
disillusi e in cerca di qualcosa che forse non troveranno mai.
Da quel film che finora rimane la cosa
più bella che ha fatto, devo dire che il talento di Lowery non è
decollato come avrei immaginato. Forse sono state le scelte
fallimentari, forse il fatto di non essersi ritagliato un certo tipo
di cinema (come altri colleghi di recente hanno dimostrato) o forse
perchè ancora una volta a decidere il futuro del regista sono state
le major.
Old man and the gun è un film certo
interessante, spezza una lancia ancora poco abusata nel cinema
rispetto ad un modo di rapinare le banche raffinato ed elegante, e da
lustro e gloria ad un grande attore come Redford che dimostra alla
sua età di essere un figo della madonna.
Il problema del film è che il finale
viene già rivelato durante la narrazione, il detective (Casey
Affleck ormai possiamo definirlo l'attore feticcio di Lowery) conduce
un'indagine con il suo classico stile pigro e scazzato, il resto
della compagnia di Forest Tucker è affidato a due veterani come
Danny Glover e Tom Waits e Sissy Spacek dimostra come una grande
attrice a qualsiasi età avrà sempre qualcosa da dire.
Più che un film sembra il manifesto di
un attore. Redford ha dichiarato che non comparirà più sul grande
schermo ponendo fine di una carriera, di un'epoca, di un immaginario
che lo vede ancora protagonista a 82 anni.