Titolo: Shazam
Regia: David F.Sandberg
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Thaddeus è un bambino trattato con
freddezza dal fratello maggiore e dal padre, finché non si ritrova
improvvisamente in una caverna di fronte all'antico mago Shazam, che
lo mette alla prova. Si fa però tentare da sinistre presenze e
fallisce il suo test, così continuerà a vivere ossessionato
dall'occasione che ha perduto. Dagli anni 80 si arriva ai giorni
nostri, quando Thaddeus finalmente riesce a ottenere terribili
poteri, ma il mago a sua volta trova un giovane a cui donare
straordinarie capacità. Quando questi dice Shazam acquisisce infatti
la saggezza di Salomone, la forza di Hercules, la resistenza di
Atlante, il potere di Zeus, il coraggio di Achille e la velocità di
Mercurio.
Era da tempo che un film Dc non mi divertiva. I film dei super eroi quando non cercano di prendersi troppo sul serio come ultimamente sta succedendo devono assolvere questo compito, divertire. Shazam è il migliore film della Dc degli ultimi anni, decisamente superiore a tanti goffi tentativi di spolverare una casata che stava soccombendo sotto il peso titanico della Marvel.
Wonder
Woman e Aquaman
non valgono la metà del film di Sandberg.
La Dc ha forse capito che togliendo lo
scettro del potere a Snyder si è accorta di quanti sceneggiatori in
gamba, colti e straordinariamente nerd esistevano in circolazione.
Shazam deve tutto al suo saper sposare
un'ironia travolgente e tantissima azione.
Dura 132 minuti e non pesa. Il
protagonista deve tenere per tutto il film una smorfia da bambino e
funziona, così come funziona il suo approccio ai super poteri (cerca
di divertirsi e ne combina delle belle come accadeva tempo addietro a
Peter Parker). Poi attenzione quando si pensa che sia solo per
ragazzi. Gli sceneggiatori, abili ancora una volta, mettono in scena
alcuni elementi non da poco
(il villain uccide prima il fratello e
poi il padre) la violenza non manca e i dialoghi sono irriverenti,
sboccati e ironici, con tante parolacce ma cercando di essere meno
volgari di un Deadpool
qualunque.
Sandberg arriva dall'horror e si vede
proprio nelle scene più tetre e buie del film. Non mancano citazioni
a profusione, evito di spoilerarle, ma alcune sono davvero
succulente.
Si potrebbe quasi girare una soap opera
sulle peripezie giuridiche che hanno imperversato su questo progetto
infatti tratta uno storico personaggio a fumetti nato per la Fawcett
Comics nel 1939 con il nome di Capitan Marvel e poi passato alla DC
Comics, dove ha perso il nome originario che è finito alla Marvel
Comics. Nel film non si contano le battute sul nome da supereroe di
Billy una volta trasformatosi, senza che si arrivi mai a chiamarlo
Capitan Marvel. Basta essere dei nerd come il sottoscritto per
ricordarsi le battaglie del secolo Marvel vs Dc (che non è detto che
non vedremo in futuro) per non ricordarsi l'epico scontro tra Thor vs
Capitan Marvel.