Titolo: Westworld
Regia: Michael Crichton
Anno: 1973
Paese: Usa
Giudizio: 5/5
In un luna park del futuro, una specie
di Disneyland, si trovano robot perfettamente congegnati e
programmati per far vivere i turisti nella loro epoca preferita. Ma
un giorno i circuiti vanno in tilt e i robot si ribellano,
massacrando i visitatori.
Ci troviamo di fronte ad uno dei film
più importanti della fantascienza moderna, passata e futura. Quasi
un archetipo da cui prendere e sviluppare forme e dimensioni diverse,
accomunate da uno dei topoi classici della scifi.
In questo caso è stata sdoganata
l'idea di giocare con universi e mondi possibili da esplorare, una
delle tematiche che diventerà la più masticata dai registi
successivi e dalla cinematografia in generale.
Un realtà e tre mondi differenti dove
poter vivere e fare ciò che nella realtà non potremmo, in
particolare relazioni sessuali e omicidi. Delos offre ai clienti, per
1000 dollari al giorno, la possibilità di vivere ed esorcizzare i
loro fantasmi in tre mondi: l'antichità romana, il Medioevo e
l'Ovest del 1880
E' meglio scegliere due fantastiche
ragazze robot in un saloon o assaltare una banca sparando contro
tutti?
Così è se vi pare..il parco
divertimenti offre tutto quello che nella nostra fantasia
prediligiamo.
Tanti i temi. L'allegoria sulla
violenza del mondo moderno, la schiavitù dei robot trattati e visti
solo come merce, la ribellione delle macchine contro l'uomo, questi e
altri sono alcuni degli intenti che il film sviluppa senza contare
che è stato il primo a fare riferimento alla parola “virus”
riferendosi al mal funzionamento di una rete di computer ed inoltre è
stato uno dei primi film ad utilizzare effetti visivi in CGI.
L'unico punto debole rimane una certo
limite nella scrittura e nella costruzione degli incidenti principali
come banalmente cosa sia stato a generare il virus.