venerdì 6 settembre 2024

Rossosperanza


Titolo: Rossosperanza
Regia: Annarita Zambrano
Anno: 2023
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Italia, 1990. C'è una tigre che si aggira libera. Stacco. Una strada buia. Quattro ragazzi fanno l'autostop. Salgono in macchina ma si avverte un'atmosfera sinistra. Vengono così fatti scendere con forza dal proprietario. Loro sono Zena, Marzia, Alfonso e Adriano. Sono tutti figli di alcune famiglie benestanti e in vista presso l'alta società. Il padre di Zena, per esempio, è il medico del Santo Padre. I loro genitori li hanno mandati in un istituto prestigioso e costosissimo, Villa Bianca, a causa del loro comportamento e vogliono che diventano 'normali'- Ma anche lì, sul posto, prevale il loro malessere e la loro inquietudine. E nascondono le pulsioni più nascoste. Tra l'amore e la morte.

Il secondo film della Zambrano sicuramente ammalia e affascina. Tratta una vicenda particolare con dei ragazzi particolari in un posto molto attuale. E così a Villa Bianca vengono mandati i ragazzi dell'alta borghesia con problematiche di varia natura, dall'indole aggressiva, disturbi anti sociali, l'omosessualità e un edonismo vanesio ed egocentrico, al ritiro sociale e molto altro ancora.
Scopriamo i nostri ragazzi e ancora una volta il come le loro fragilità riescano a mischiarsi e diventare un elemento di coesione formando un'alchimia tra il gruppo in tutte le sue più sfaccettate diversità. E'un film molto pop che in realtà documenta più che raccontare, lascia molto spazio ai protagonisti, diventando un film molto colorato, un film sul corpo e sulla sessualità. Dove nessuno ha paura di fermarsi di fronte a niente arrivando a mettere in seria difficoltà anche la propria sopravvivenza.
"La violenza era come un cancro nelle nostre viscere privilegiate, si nutriva del potere dei nostri padri divorando la nazione. Ora tutto sembra più comico che tragico. Rossosperanza è nera come le nostre anime e rossa come il sangue che ha lavato i nostri peccati."

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