giovedì 16 maggio 2024

Godzilla-Minus One


Titolo: Godzilla-Minus One
Regia: Takashi Yamazaki
Anno: 2023
Paese: Giappone
Giudizio: 4/5

1945, Odo Island: il pilota kamikaze Koichi Shikishima è costretto ad atterrare per un guasto meccanico. Lì è di stanza un'unità di riparazione capitanata dal meccanico Sosaku Tachibana, unità che durante la notte viene improvvisamente attaccata da una creatura misteriosa e inarrestabile, che gli abitanti dell'isola chiamano "Godzilla". 1947, Tokyo: Shikishima è tornato dalla guerra, ma la sua casa è distrutta e i genitori morti nei bombardamenti. Dopo aver accolto la vagabonda Noriko e la neonata Akiko, Shikishima, schiacciato dal rimorso di essere un sopravvissuto e dal senso di colpa per quanto accaduto a Odo Island, inizia a lavorare su una barca dragamine. Ma dopo i test nucleari americani dell'Operazione Crossroads condotti nell'atollo di Bikini, un nuovo e gigantesco Godzilla, ora evolutosi a causa delle radiazioni, sta per attaccare Tokyo...
 
Uno degli aspetti sicuramente più interessanti del film è il momento storico in cui viene descritto. Discostandosi di netto da tutti i precedenti moderni, qui vediamo una Tokyo post bomba atomica a doversi confrontare con un'altra minaccia che di nuovo genererà incubi distruggendo a destra e manca senza fare distinzioni. Ci sono diverse sotto trame a seguire il percorso di dolore dei vari protagonisti e delle loro scelte disperate pur di salvare il salvabile. Koichi, pilota d’aereo kamikaze, il quale rifiutatosi di obbedire agli ordini e poi sprofondato nell’incubo scatenato dalla creatura proveniente dall’oceano. Bambine che rimangono orfane, persone che per svariati motivi si trovano a creare una piccola comunità dalle macerie. Ci sono sodalizi sociali importanti e dinamiche che portano l'opera ad innalzarla come dramma sociale e un trauma collettivo anche qui un aspetto quasi mai curato in settanta anni di film su Godzilla.
E poi c'è il talento di Yamazaki che pur avendo una filmografia discutibile passando da opere importantissime a live action discutibili qui con un team composto da trentacinque artisti dedicati agli effetti visivi, e il budget contestualmente frugale di 15 milioni di dollari, è riuscito a mettere in crisi l'intero apparato dei blockbuster yankee mettendosi in tasca l'oscar per i migliori effetti visivi.
In più anche qui a differenza di tante altre rappresentazioni soprattutto americane, non ci si pone il problema di cosa abbia creato Gojira, di come sia stata colpa delle radiazioni e quale sia la causa. Anzichè puntare il dito contro un nemico qui si parla del Sol Levante e di come tutti pensino a come combattere il mostro e abbatterlo per emanciparsi dal passato e riscattarsi da un’umanità finita ai margini.

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