Miss Novak, giovane insegnante con ambizioni 'purificatrici', viene assoldata da un liceo privato per tenere un corso nutrizionale innovativo. Dietro la facciata ordinaria, persegue un piano preciso e apparecchia una tavola di "cibo cosmico". Raccolto un gruppo di studenti volontari, lo educa progressivamente al digiuno secondo un rito preciso e un protocollo stretto di meditazione. Il programma diventa presto insostenibile per i partecipanti, ma se qualcuno si congeda, qualcun altro si radicalizza smettendo di nutrirsi per stare meglio e 'alleggerire' il pianeta. Le loro abitudini alimentari verranno completamente stravolte fino a ridursi al nulla, tra lo stupore e l'apprensione dei genitori. Assenti o ingombranti, quando decideranno di agire, per i loro figli sarà già troppo tardi.
Jessica Hausner arriva dalla scuola di Michael Haneke uno dei miei registi preferiti e dei più importanti al mondo. L'allieva sembra aver imparato mlto bene come esplorare quel cinema sociale crudele e personale che porta senza bisogno di mostrare più di tanto alcune parabole davvero scioccanti. Perchè Club Zero lo è diventando una vera e propria sorta di horror morboso, un cinema disturbante ma intellettuale e celebrale, una sorta di satira gelida e sofisticata del modernismo occidentale da parte di una fanatica nutrizionista.
La rigida parabola che Miss Novak porta nelle teste dei suoi studenti è radicale e riesce a seminare e raccogliere quello che voleva, creando i discepoli perfetti, mangiando bene ma sempre meno per preservare la propria salute. Nel percorso prima di arrivare a legarli a filo doppio a una credenza settaria delirante (non mangiare più per conquistare la giovinezza eterna), il piccolo gruppo di studenti manipolati dalla Novak senza trovare resistenza, ascenderanno a diventare membri in una setta di pochi privilegiati che sceglieranno di seguire pedestremente la loro leader rifiutando l'amministrazione scolastica e l'autorità dei genitori.
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