Disoccupato e in procinto di diventare padre di un bimbo con la compagna Sal, Ralph sbarca il lunario lavorando come autista per Uber. Costantemente a corto di denaro, Ralph è sull'orlo di una crisi di nervi, ma ne è solo in parte consapevole. Da un lato i traumi infantili mai sopiti, dall'altro la disoccupazione e le preoccupazioni economiche portano Ralph ad avvicinarsi alle idee di Dan, guru a capo di una setta sull'orgoglio maschile "contro la ginosfera". Inevitabilmente anche i suoi rapporti con Sal e con i clienti e passeggeri della sua auto si complicano sempre più.
Sarebbe interessante chiedere a
Trengove, regista queer sudafricano, quale terreno volesse esplorare
all'interno di questo film, perchè il film funziona anche se non
sempre bene nel voler scegliere trame e percorsi diversi inciampando
spesso e scegliendo un finale che poteva essere davvero molto più
interessante. Ma l'analisi sulla sessualità di Ralph è forse
l'elemento migliore e intenso del film grazie a Jesse Eisenberg che
come il prezzemolo ovunque lo metti sta nel dare un quadro di macho
all'interno della palestra ed è perfetta come scelta di un white
trash proletario problematico e mono facciale che non riesce mai ad
esprimere emozioni e sentimenti affondandoli dentro se stesso.
Prima di raggiungere il burn out alla Travis Bickle, Ralph conosce questa setta di invasati misogini e la loro filosofia della ginosfera che ancora adesso pur avendo spulciato Kant non mi è chiara.
Una discesa all'inferno come appare scontato anche da alcune semplificazioni di troppo, alcune scene quasi non sense come quella di seguire il nero palestrato per farsi sodomizzare e poi ucciderlo come una sorta di ammissione/repressione.
Prima di raggiungere il burn out alla Travis Bickle, Ralph conosce questa setta di invasati misogini e la loro filosofia della ginosfera che ancora adesso pur avendo spulciato Kant non mi è chiara.
Una discesa all'inferno come appare scontato anche da alcune semplificazioni di troppo, alcune scene quasi non sense come quella di seguire il nero palestrato per farsi sodomizzare e poi ucciderlo come una sorta di ammissione/repressione.
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