Caterina ed Elio, lei figlia di Giovanni, lui figlio di Giacomo, si conoscono fin da bambini, si frequentano da una vita e sono in procinto di sposarsi. Giovanni e Giacomo lavorano insieme da decenni in un'azienda che fabbrica divani ma non potrebbero essere più diversi: il primo è entusiasta, esagerato e generoso, il secondo è preciso, pignolo e un po' taccagno. E se Giovanni è disposto a spendere una fortuna per il matrimonio della figlia, Giacomo si preoccupa di come rientrare da quelle spese faraoniche che condivide. Valentina e Lietta, le rispettive mogli, sopportano con pazienza gli eccessi dei mariti, e a Valentina tocca anche sobbarcarsi la nostalgia che Giovanni prova per l'ex consorte Margherita, fuggita anni prima in Norvegia dove ha vissuto da single indipendente. Quando al lago dove si stanno per celebrare le nozze di Elio e Caterina Margherita arriva con il suo nuovo compagno, Aldo, un uomo del sud carismatico e pasticcione, la tre giorni di festeggiamenti prende pieghe impreviste e talvolta tragicomiche.
Finalmente dopo alcune cadute di stile imbarazzanti, il trio comico che mi ha sempre fatto morir dal ridere a teatro riesce a funzionare nella settima arte. Senza stare a citare i precedenti film che sono stati, soprattutto gli ultimi, dei veri e grandi fallimenti a parte ODIO L'ESTATE. Questa storia seppur già vista innumerevoli volte, ha qualcosa di spontaneo, di piacevole, di comico, di tenero e romantico.
E' film per certi aspetti corale con tantissimi attori e attrici, con i soliti luoghi comuni legati al terrone e ai lombardi borghesi che fanno a gara per sfoggiare denaro senza lesinare però le tirchierie. E' un film che parla di amicizia, quasi un testamento del terzetto dove succedono disastri uno dopo l'altro in questa sontuosa magione nei giorni che precedono un matrimonio che fino all'ultimo viene messo in discussione dagli stessi sposi.
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