Mentre vengono trasferiti dalle Filippine alla Corea del Sud con una nave cargo, alcuni pericolosi criminali provocano una violenta rivolta, finché un mostro non identificato si risveglia dal suo sonno...
E finalmente torna un bagno di sangue
con i contro cazzi. Uno di quei film assurdi, pulp, grotteschi,
sanguinolenti dove dentro c'è tutto gore, torture, splatter a gogò,
miserabili poliziotti, carcerati assassini stupratori e depravati. In
tutto questo immette alcune postille prese dalla trama di PHILOSOPHY
OF A KNIFE, PREDATOR e CON AIR. Il risultato è semplicemente una
bomba a deflagrazione che farà letteralmente sbavare tutti quelli
che come me amano alla follia il cinema di genere e che si sono
lasciati incantare dalla finta voglia di gore di SADNESS. E i coreani
ancora una volta palesando qualcosa di già detto mille volte lo
sanno fare meglio e con più forza e spinta negli intenti, nel ritmo
e soprattutto nella narrazione e nella messa in scena.
Sicuramente nel suo essere goliardico è uno dei film dell'anno, dichiaratamente fuori dagli schemi ma così inverosimilmente realistico e piacevole che vorremmo averne a centinaia di film così.
Ancora una volta Busan sembra irraggiungibile e ancora una volta usare quello strumento narrativo per cui non fai in tempo a simpatizzare per qualcuno perchè morirà è l'ennesima ciliegina sulla torta.
Sicuramente nel suo essere goliardico è uno dei film dell'anno, dichiaratamente fuori dagli schemi ma così inverosimilmente realistico e piacevole che vorremmo averne a centinaia di film così.
Ancora una volta Busan sembra irraggiungibile e ancora una volta usare quello strumento narrativo per cui non fai in tempo a simpatizzare per qualcuno perchè morirà è l'ennesima ciliegina sulla torta.
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