Una cena in una casa di campagna che vede quattro amici riunirsi per una festa di compleanno. Ma mentre la notte avanza, emergono segreti e intorno a loro iniziano a svolgersi eventi inquietanti.
Quando nascondendo tradimenti e probabili figli da un altro compagno compare come colpo di scena l'home invasion. Barbarians è un thriller british di quelli patinati e minimali con una sontuosa location, un buon cast e tutti gli elementi e le risorse per creare un'atmosfera interessante e originale. Invece Dorfman al suo esordio sceglie gli stereotipi più blandi di chi è avvezzo al genere avendo ormai, come nel mio caso, visto praticamente tutto nel sotto genere e intuendo a priori tutti i percorsi possibili. L'unica postilla interessante è data dal fatto che il gateway, la zona rurale, una sorta di patrimonio Unesco, è stata la miccia che ha fatto scoppiare una faida tra famiglie. Tutto questo però viene solo accennato e la rivalsa degli antagonisti nel finale lascia supporre che non siano forse loro così tanto dei cattivi quando Louis, una sorta di imprenditore improvvisato che ha tolto le terre di diritto a chi davvero le meritava sconterà come un duro dazio da pagare quanto si è arrogato di prendere senza contare le possibili conseguenze del suo scellerato gesto.
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