Norman Nordstrom, un veterano non vedente, vive nascosto nei boschi insieme a una ragazzina, che considera una figlia. Quando un gruppo di criminali la rapisce, Norman ricorre a ogni mezzo pur di ritrovarla.
Man in the dark 2 è un sequel che seguendo gli intenti e il finale del primo film non aveva molto senso, ma per ragioni di business si è optato per continuare sulla scia del revenge movie e dell'home invasion dell'ex soldato cieco Norman Nordstrom. Stephen Lang è un buon caratterista, certo aveva dato prove migliori con l'ottimo Vfw del mitico Joe Begos, ma quando lo si mette a menare fa sempre bella figura. Avevo sentito parlare molto male di questa pellicola che pur buttandola tutta in "caciara" almeno ha un ritmo forsennato, con continui scontri tra Norman e coloro che vanno in giro a rapire bambini per trapianti d'organi. Detta così nulla di nuovo, ma partendo dall'home invasion, si continua con la caccia di Norman alla presunta banda dove il rapporto disfunzionale tra madre biologica e figlia costringe quest'ultima, col senso di colpa, a sacrificarsi per donarle un cuore. Una scelta malata e piacevole che almeno sembra dare al film una connotazione di stampo psicologico legato alle scelte e caratterizzando bene il personaggio della bambina.
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