Charlie, ex biologo marino esperto di squali, se la cava scarrozzando turisti con il suo Cessna. Lo aiutano la fidanzata Kaz e il fidato Benny, che fa il cuoco tuttofare. Gli affari non vanno benissimo e c'è qualche problema finanziario, ma la fiducia è tanta. Charlie accetta di portare la giovane Michelle e il suo fidanzato Jo, analista finanziario, sino a un'isoletta disabitata in un atollo. Il viaggio in aereo è senza incidenti, ma una volta atterrati sulla spiaggia le cose si mettono male. I cinque trovano i resti di un uomo parzialmente divorato da uno squalo. Capiscono che era lì in barca con la fidanzata perciò vanno in aereo alla ricerca della barca. Quando la avvistano, ammarano e, nel relitto, trovano il cadavere della donna. Prima che possano ripartire lo squalo attacca, facendo inabissare l'aereo. I cinque si trovano quindi sul precario rifugio di un gommone di salvataggio, mentre lo squalo non molla la presa.
Ultimamente gli shark movie stavano riprendendo auge, con film che seppur d'intrattenimento alcune volte non erano affatto scontati oppure esageravano senza mezzi termini con risultati insperati. Questo 47 metri che con il duo uscito gli anni precedenti detiene solo il nome, è un b-movie scialbo che non riesce mai a stupire o incutere la benchè minima emozione. Una coppia di bellocci che sembrano votati a cercare qualcosa più forte di loro finiscono con un'altra coppia su un gommone (praticamente la location principale del film) e in questa situazione il film si prende tutto il terzo atto senza mai riuscire a destare paura o senso di isolamento. Un survivor movie perchè gli shark movie quasi sempre di questo tema trattano, dove però Great White risulta ripetitivo e spesso scontato, con una nota dolente circa una noia mortale che continua proprio quando il film dovrebbe decollare premendo l'accelleratore.
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