giovedì 15 aprile 2021

Baba Yaga-Incubo nella foresta oscura


Titolo: Baba Yaga-Incubo nella foresta oscura
Regia: Svyatoslav Podgayevskiy
Anno: 2020
Paese: Russia
Giudizio: 2/5

Una tata porta scompiglio in una famiglia portando via la figlia più piccola e facendo entrare in trance i genitori.
 
La storia della Baba Yaga è nota a tutti i fan dell'horror avendola incontrata in diverse pellicole, dalle più famose a film commerciali che la chiamavano in causa come ad esempio il recente Hellboy(2019)
 di Marshall. I russi poi dalla loro con l'horror hanno uno strano rapporto passando da film molto belli come SputnikBride, a film bizzarri e divertenti come Why Don't You Just Die e prodotti scadenti come Diggers.
Baba Yaga rientrando nel folklore russo che non è poi così sconfinato come in altri paesi, poteva davvero dare una prova di storia e intenti interessanti giocando addirittura in chiave post contemporanea e avendo la possibilità di concedersi sprazzi di originalità o archetipi da fiaba popolare. Invece è un film con una messa in scena scadente e quasi amatoriale, abbandonando tutto ad un esercizio accademico di un regista e soprattutto una scrittura che cerca il compitino senza lasciare nessun segno. L'amicizia tra i ragazzini, il bullismo, i genitori disfunzionali che dimenticano i figli, la baby sitter seducente che cerca di portare via il bambino, il vedovo rintanato nel bosco, la bambina coi capelli bianchi che comunica con le anime dei bimbi rapiti.
Il film apre tante dipanazioni con fili rossi che attraversano il mondo reale e soprannaturale senza mai una continuità o un ritmo che riesca a imbrigliare lo spettatore. Manca l'atmosfera e la suspance e la strega poi si vede poco e in quelle scene che dovrebbero essere decisive è in una pessima c.g

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