Titolo: Sposa cadavere
Regia: Tim Burton
Anno: 2005
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 4/5
Nell'Europa dell'Ottocento un giovane e
talentuoso pianista, infila, senza saperlo, un anello di fidanzamento
al dito di una donna morta. Quando questa si risveglia, conduce
Victor nel mondo dell'aldilà.
La sposa cadavere è un'altra perla
dell'animazione che il noto regista ci regala dopo aver già sfornato
due piccoli capolavori e aspettando il 2012 con il bellissimo Frankenweenie(2012).
The Corpse bride sempre molto
malinconico, prende la struttura di un'antica storia folkloristica
ebrea del XVI secolo, aggiornandola e dandole uno spirito più
auto-ironico in alcuni momenti e immettendone all'interno una
suggestiva storia di fantasmi e l'immancabile storia d'amore.
Per essere il terzo film in
stop-motion, il film ha una storia complessa essendo stato pensato
inizialmente come un titolo in carne e ossa. All'ultimo minuto si
pensò però di sperimentare una nuova tecnologia, rendendolo la
prima produzione d'animazione ad essere girata tramite ripresa con
camere fisse e in digitale.
L'atmosfera sempre malinconica e
macabra con toni cupi, la presenza importante delle noti dolenti
dell'immancabile Elfman, il romanticismo dark al massimo, rendono il
film una vera e propria favola nera di cui il nostro regista e autore
e un poeta riuscendo a creare il target perfetto per tutte le età.
Il film riesce divertendo e struggendo
al tempo stesso, ad essere efficace sotto tutti i piani, con
personaggi caratterizzati molto bene in grado e dotati di un'enorme
umanità in alcuni casi soprattutto quando sono i morti (come
succedeva per il cult Beetlejuice-Spiritello porcello) confermando di come Burton ami e
tratti il mondo dei morti con una vena divertita e dandole una
mitologia tutta sua, molto classica che per certi aspetti sembra
aderire ad alcune simbologie religiose messicane o dell'America
latina.
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