Titolo: Arma letale
Regia: Richard Donner
Anno: 1987
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Arma letale è il soprannome di un
poliziotto dalla pistola facile, Martin Riggs, un reduce dal Vietnam
incattivito dalla guerra e dalla perdita della moglie adorata, uccisa
da un criminale. Messo in coppia con un maturo poliziotto di colore,
Roger, si affeziona a lui e alla sua famiglia. Quando la figlia del
collega viene rapita da una banda di trafficanti di droga anche
Martin e Roger vengono catturati e torturati.
I buddy movie più famosi includono
sicuramente la coppiata Riggs e l'agente Murtaugh.
Bianco e nero, folle e moderato,
solitario e con una solida vita familiare, roulotte e cane versus
bella villetta con diversi figli, giovane e vecchio, depresso e
cauto, instabile e posato.
Le dicotomie potrebbero andare avanti
ancora per molto. Assomiglia per certi versi, con poche differenze,
all'altra coppiata famosa ma non con i fasti a cui riesce ad arrivare
Donner.
Quei Cates e Reggie di 48 ore diretto da un altro maestro
come Walter Hill di cui uscirono solo due capitoli mentre la saga in
questione ben tre sequel.
Il punto focale del film è sicuramente
quello di essere una manna dal cielo per l'action movie e il
poliziesco riuscendo a coniugare ritmo, drammaticità, pathos,
divertimento e commedia aggiungendo delle trame mai così
convenzionali ma con alcuni squarci sulla corruzione all'interno dei
servizi speciali, la politica, la stessa polizia e altri organi di
stato che soprattutto in quel periodo cominciavano ad essere presi
seriamente in considerazione, senza dover per forza andare a cercare
il marcio verso altre culture, ma lavorando in casa propria perchè
come dice il detto i pani sporchi si lavano in famiglia.
Senza contare poi l'elemento che più
riesce a creare quel sodalizio speciale, appunto le rispettive
differenze che creano quell'humus che diventa la convivenza tra due
poliziotti all'opposto per metodi e valori e che sempre di più
troveranno quell'alchimia necessaria per andare avanti insieme e per
imparare uno dall'altro strategie di vita indispensabili. E poi per
finire al di là delle mirabolanti scene d'azione, delle coreografie,
nonchè sparatorie ed esplosioni, sono proprio i dialoghi tra i due a
creare quel qualcosa in più di cui il genere necessitava fino a quel
momento perchè tendeva sempre a prendersi troppo sul serio senza
aver mai quel tratto ironico.
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