Titolo: You might be the killer
Regia: Brett Simmons
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Il consigliere di un campo estivo, Sam
(Kranz), deve fuggire da un killer mascherato che si aggira nel luogo
in cui lavora. Invece di chiamare la polizia, chiama la sua amica
Chuck (Hannigan), un’esperta di film slasher, per aiutarlo a
sopravvivere alla notte. Sam e Chuck lavorano così fianco a fianco
per riempire gradualmente le lacune per vedere come è arrivato al
punto in cui si ritrova, solo per realizzare che, proprio come
suggerisce il titolo del film, Sam stesso potrebbe essere il killer!
Vi ricordate Cabal
il capolavoro letterario di Barker e girato poi dallo stesso Barker.
Beh al di là di essere un cult, il
film ragionava molto sulla figura del serial killer e sull'importanza
della maschera. In quel caso il villain era Cronemberg in un
personaggio davvero caratterizzato molto bene. Per alcuni aspetti il
bisogno e il voler indossare qualcosa che porterà a liberare una
parte violenta e sadica, è uno dei perchè che l'ennesima
baracconata di Simmons cerca di descrivere. Il suo è un cinema
difficile da sopportare e digerire come i precedenti Animal(2014)
e HUSK due porcherie da cui prendere subito le distanze.
In questo caso cercando di fare una
satira degli slasher movie anni 80, il film cercava in primis
l'ironia che fallisce malamente. Tutto il resto ha senso quasi come
la collega del protagonista che dall'inizio alla fine rimane con lui
al telefono a spiegargli passo per passo dove si trova e cosa sta per
succedere...tremendo
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