Titolo: Ultima casa a sinistra
Regia: Wes Craven
Anno: 1972
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Krug e Fred, assassini e stupratori,
evadono con la complicità di una scriteriata e feroce ragazza e del
fratello, con problemi di droga, di uno dei due. Due spensierate
ragazze, in cerca di marijuana all'uscita di un concerto, incappano
nei quattro delinquenti.
Saranno sottoposte alle più terribili
sevizie e torture, psicologiche e fisiche, prima dell'atroce fine.
Ma i genitori di una delle due,
apparentemente tranquilli e innocui, sapranno avere la loro vendetta.
Pur non essendo un suo cultore, non si
potrà mai negare il valore aggiunto di Wes Craven nel genere horror.
E'stato innovatore, precursore, regalando sceneggiature e regie
indimenticabili oltre ad essere stato pioniere di diversi sotto
generi o ridare enfasi allo slasher quando sembrava ormai in disuso.
The Last House on the Left è un film
abbastanza maledetto, una pietra miliare che si rifa però nel tema e
nel climax finale ad un capolavoro di un regista imprevedibile
anch'esso nei generi e parlo ovviamente della FONTANA DELLA VERGINE.
Il film è un rape & revenge che
andrà poi a ispirare diverse pellicole, avrà un suo pessimo remake,
ma per l'anno di uscita come molti film dal canto suo che trattavano
la violenza in maniera efferata, critica e pubblico si sono sempre
divisi sull'insistenza della violenza taggandola come gratuita quando
Craven molto più politico rispetto a quanto non si pensi affermò
che fosse una metafora delle torture in Vietnam.
Un film che ancora adesso si fa fatica
a trovare nella sua versione estesa senza tagli o censure. Macchina a
spalla, luci calde, una musica che si mischia bene con le diverse
location tra natura primordiale e i giochi perversi dei bifolchi fino
alla revenge finale con momenti splatter dove soprattutto è la madre
a prendersi la sua rivincita.
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