giovedì 14 dicembre 2017

Les Affames

Titolo: Les Affames
Regia: Robin Aubert
Anno: 2017
Paese: Canada
Festival: 35°Torino Film Festival
Giudizio: 4/5

Un gruppo di sopravvissuti deve affrontare un'apocalisse zombie nelle campagne del Quebec, tra boschi, prati, e case isolate.

Les Affames è l'ennesimo film di zombie che racconta l'itinerario di un gruppo di sopravvissuti.
L'idea è praticamente quanto di più comune abbiamo visto negli ultimi anni e fin qui sembrerebbe un film come un altro se non fosse che Aubert sembra essersi studiato attentamente ogni inquadratura. Il ritmo nonchè l'azione divora letteralmente i protagonisti, gli zombie e gli spettatori. Con alcune leggere tamarrate come la mattanza di Celine che senza stare a spoilerare è pura adrenalina al femminile con un finale nel bosco che provocherà qualche lacrimuccia.
Les Affames più si narra e più assume contorni e intenti sempre più interessanti in primo luogo da un'atmosfera tesa e rarefatta, in cui sembra esserci sempre uno strato di nebbia come a lasciare tutto in uno stato di sospensione. Esistenzialista, grondante sangue e con livelli di gore molto alti, ad un tratto c'è un vero e proprio geiser di sangue, il film riesce come dicevo a non sembrare ripetitivo, visto il tema, non è un caso che sia canadese dal momento che molti registi indipendenti, soprattutto nell'horror post contemporaneo vengono proprio da quei territori inesplorati e intatti.
Dicevo che l'atmosfera ma anche il senso di sconforto prevale tra tutti, i dialoghi ridotti, il passato che non emerge se non da espressioni intrise e colme di sofferenza con diversi momenti costellati da battute sferzanti e intrise da un ferocissimo humour nero.
Il film ad un tratto, dal secondo atto in avanti, prende una piega vagamente surreale con i non morti che costruiscono un vero e proprio totem che ricorda quanto di più bello scritto dal sociologo francese Durkheim sull'argomento.


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