Titolo: Warcraft
Regia: Duncan Jones
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Il regno di Azeroth vive in pace da
anni, sotto il governo benevolo dell'umano Re Llane e di sua moglie -
sorella del più fido guerriero del re, Lothar - e sotto la
protezione del concilio del Kirin Tor e di Medivh, Guardiano del
regno e suo mago più potente. Ora, però, Azeroth è pericolosamente
minacciato dall'invasione, attraverso un oscuro portale, degli orchi
di Draenor, brutali creature nate per combattere e comandate dal
crudele sciamano Gul'dan. Tra loro, solo Durotan, amato e rispettato
leader del Clan dei Lupi Bianchi, è disposto a mettersi contro il
tiranno per porre fine al suo delirio di distruzione. Ad ogni costo.
Anche se per farlo dovrà cercare l'alleanza degli uomini.
Warcraft pone un significativo esempio
di dove stanno arrivando i film tratti dai videogiochi d'azione dopo
alcuni tentativi maldestri e operazioni fallimentari.
Sfruttando le recenti tecniche di c.g,
Jones, regista su cui non intendo soffermarmi visti i suoi due
bellissimi film precedenti, si trova dal nulla a dover affrontare
questa nuova sfida in un kolossal con milioni di fan che arrivano
direttamente dalle pianure infinite di una delle saghe di videogiochi
più appassionanti e famose della storia (nonchè più ricche).
Si sà che le grandi produzioni
hollywoodiane non lasciano molto spazio ai registi, eppure in questo
caso il film pur avendo svariati limiti tra cui proprio alcune
location ammazzate dalla color correction e una storia davvero che
non regala nessun colpo di scena, si conquista una pregevole messa in
scena cercando, pur avendo a che fare con un'operazione commerciale
d'intrattenimento, di portare a casa e sottolineare alcuni temi sulla
diversità e l'uguaglianza che altri non avrebbero forse nemmeno
accennato. Qui il merito di Duncan e di saper caratterizzare bene i
personaggi, basti pensare a MOON, e Warcraft almeno su questo mette
in scena alcuni ruoli interessanti.
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