Titolo: Retrieval
Regia: Chris Eska
Anno: 2013
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Alle porte di una Guerra Civile, un
ragazzo viene inviato da una banda di cacciatori di taglie a
recuperare un uomo ricercato per riportarlo nel Sud. Quando i due,
però, cominciano a formare un legame inaspettato, il ragazzo dovrà
prendere una difficile decisione.
La scena iniziale è forse la migliore di tutto il film con un bambino che perde la sua innocenza e tradisce alcuni schiavi che sono nelle sue stesse condizioni.
Una scelta terribile che provocherà
degli effetti e delle conseguenze sulla psicologia del piccolo
protagonista e anche di chi gli sta attorno e deciderà di prendersi
cura di lui.
Un indie che tutto sommato riesce in
un'impresa abbastanza complessa per trama, significati e intenti.
Un film che si concentra principalmente
su tre personaggi inquadrandone le storie e portando gli intrecci
narrativi a dei buoni colpi di scena, senza contare quello finale,
purtoppo prevedibilissimo ma non abbassa di molto l'atmosfera
rendendola comunque coinvolgente come le caratterizzazioni dei tre e
in particolare del rapporto che cresce tra ragazzo e adulto,
carnefice e vittima, in un viaggio di sopravvivenza che forse ben
inquadra le condizioni dei neri ai tempi degli Unionisti e i
Confederati.
Forse la pecca maggiore è nella scena
della guerra, con una rivisitazione storica che paga i limiti di
budget e risulta anche assurda per la messa in scena contando i due
eserciti che si affrontano e in mezzo a loro i protagonisti che non
sembrano quasi accorgersi di nulla.
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