Titolo: Point Break(1991)
Regia: Kathryn Bigelow
Anno: 1991
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Stati Uniti.C'è una banda che spadroneggia nelle rapine in banca. Si tratta degli "ex presidenti", quattro malviventi che indossano le maschere di Carter, Reagan, Nixon e Johnson. L'FBI gli ha dato la caccia senza esito anche perché non si è voluto dare credito alla teoria dell'agente Angelo Pappas il quale ritiene che si tratti di surfisti che in questo modo si finanziano le escursioni. Quando alla sezione di Los Angeles giunge il giovane agente Johnny Utah l'indagine si rimette in moto. Utah dà credito alla teoria del collega e si fa allenare per il surf dall'esperta Tyler che lo introduce nell'ambiente. Ha così modo di conoscere Bodhi, surfista esperto in attesa dell'onda perfetta, che è anche il capo della banda. Mentre Utah e Pappas continuano l'indagine e le rapine si succedono tra il poliziotto e il rapinatore si crea un legame. Fino al giorno in cui Bodhi scopre che Utah è un poliziotto.
Point Break rappresenta il punto di rottura ma anche di svolta di un cinema americano degli anni '90, dopo un decennio di sperimentazioni e di nuova rilettura dei generi. Nel film della Bigelow importantiussimo è stato il sodalizio con il talentuoso Jim Muro e per un modo innovativo di concepire il montaggio frammentato, divenuto in questo film precursore di alcune potenti scene d'azione e di alcuni indimenticabili inseguimenti.
La tensione del thriller e la filosofia del surf, diventano le due armi con cui la regista riesce a mantenere un ritmo e una suspance molto funzionali per tutta la durata del film, cambiando e invertendo in modo preciso e mai banale tutta una nutrita serie di location e spazi in cui veicolare l'azione.
Lo scontro generazionale tra due personaggi opposti (se vogliamo il bene e il male anche se la caratterizzazione dei personaggi e la loro filosofia è molto più complessa) è quell'amicizia impossibile che esprime la sua summa in un finale clamoroso ed estremo, come gli obbiettivi che inseguono i protagonisti del film chi mosso dalla razionalità e chi dalla totale irrazionalità.
L'anarchia, l'assenza di regole, le filosofia new-age, sono solo alcuni temi trattati da questo poliziesco insolito, vero cult d'azione degli anni '90, una storia che punta su una visione estrema dello sport, ma anche un messaggio spirituale profondo, lasciando allo spettatore la scelta di cosa sia più giusto fare e scegliere e se la follia non sia in fondo una caratteristica fondamentale per vivere la vita a 360°.
Nessun commento:
Posta un commento