lunedì 23 giugno 2014

Nella terra dei fuochi

Titolo: Nella terra dei fuochi
Regia: Marco La Gala
Anno: 2013
Paese: Italia
Festival: Cinemambiente
Giudizio: 3/5

La storia di ciò che è ancora possibile fare nelle terre campane martoriate da una gestione sbagliata e illegale dei rifiuti. Nel documentario il racconto delle iniziative della cooperativa sociale Ottavia che lotta per restituire ai propri campi prodotti di qualità

Il contributo del documentario di La Gala è riassumibile in un suo intervento al Cinemambiente in cui spiegava la politica attuale legata allo smaltimento dei rifiuti e alla cooperativa Ottavia di Marigliano in quelle zone che cerca con la legalità e la cultura popolare di ridurre l'inquinamento e quant'altro.
La Terra dei fuochi è quel territorio, compreso tra la provincia di Napoli e la provincia di Caserta, interessato da continui roghi tossici appiccati alle discariche abusive che proliferano in tutto il territorio: i rifiuti, urbani e speciali, bruciati nell'area del casertano e nella zona settentrionale della provincia di Napoli sono la principale fonte di inquinamento della zona, tra le aree più compromesse d'Italia sotto il profilo ambientale.
A partire dagli anni in cui era scoppiata ufficialmente la questione rifiuti a Napoli e in Campania, il 2008,ad essere però descritta non è solo la storia di quelle terre campane martoriate da una gestione sbagliata e illegale dei rifiuti, ma ciò che proprio in quelle terre è ancora possibile fare e non si fa o si fa poco e senza gli aiuti che servirebbero.
Il regista non si interroga sul perché quella terra è stata inquinata, dal momento che come dicevo è un fatto risaputo dal 2008 ma anche molto prima. Quindi non essendo nelle intenzioni del film cerca di cogliere più che altro immagini di campi riqualificati, di donne e uomini che esorcizzano la drammaticità della situazione danzando a ritmo di tammuriata. Per tutta la durata della proiezione si susseguono solo le azioni e i dialoghi dei ragazzi della cooperativa sociale Ottavia di Marigliano, che riscoprono e recuperano i saperi e le tradizioni di un popolo.
Di una regione che, al di là della questione rifiuti, deve ritornare ad essere nota soprattutto per la qualità dei prodotti della sua terra.


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